Monte Calvario 2024

Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno

Monte Calvario 2024

Spiegazione del Diacono Alberto Ascani

Spiegazione della scenografia liturgica

Ai piedi della croce Gesù viene deriso perché il suo annuncio di salvezza fallisce miseramente: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto»; e ancora: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso, e anche noi!».

Il desiderio dell’uomo nei confronti di Dio è un desiderio di salvezza, una salvezza che la croce sembra negare e vietare.

Il desiderio dell’uomo è, in fin dei conti, una salvezza dalla croce.

Dio in croce è il fallimento di questo desiderio: nella croce non c’è salvezza.

Solo una persona riesce a cogliere la regalità di Cristo: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».

Il buon ladrone è capace di riconoscere la regalità di Gesù a partire dalla croce, riconosce che la croce è il mezzo per poter entrare nel regno di Dio, ed è l’unico che riesce a sfruttare l’«oggi» della salvezza.

Il buon ladrone ha compreso l’essenza della regalità di Cristo: Gesù non salva dalla croce; Gesù salva nella croce. La fede in un Re crocifisso è allora la possibilità per ciascuno di noi di fare esperienza, nella nostra stessa croce, della salvezza di Dio e del suo amore per noi.


La croce, che Gesù ha voluto accogliere come suo trono, diventa il luogo della presenza di Dio e della sua salvezza, perché il nostro Dio non si è accontentato di togliere via i problemi e le contraddizioni della nostra vita, ma le ha volute abitare e redimere dal di dentro.

Simbologia

Il monte calvario è nello stesso tempo il luogo “del cranio” con un cielo foriero di apocalittici fortunali… ma anche un giardino fiorito…. prefigura del giardino ivi la Maddalena incontrò il Risorto scambiandolo per un giardiniere… rosmarino aulente, violette africane, azalee…

Il rosmarino è una pianta rustica con un nome poetico che deriva dal latino Ros marinus e significa ‘rugiada del mare’. In tempi antichi il rosmarino era dedicato alle divinità, in particolare alla dea greca dell’amore Afrodite, ragione per cui era anche considerato simbolo d’amore.

Le violette africane fioriscono tutto l’anno, basta accudirle versando acqua e tepore… come le nostre anime che necessitano di caldi abbracci e persistenti “piogge”… se mi lavi sono più bianco della neve… come le azalee che sbocciano al sole della Pasqua di risurrezione.

I ceri accesi intorno al monte rappresentano noi… persone: abbiamo cura che le nostre anime illuminate da Cristo vivano sempre nella luce e perseverando nella fede vadano incontro al Signore con tutti i nostri santi…

Associazione Callerio

L'Associazione, nata come corale, si è trasformata nel corso degli anni in un'Associazione "Tuttofare" basando il suo operare sulle solide fondamenta del Servizio. Servizio inteso come Amicizia all'interno del gruppo, Amore per il proprio paese e cardine per la crescita personale e sociale.

Da sempre ci definiamo "gruppo aperto" continuamente sottoposto ad autocritica e revisione, una vera e propria cellula di educazione alla vita comunitaria. Tutti gli sforzi sono tesi affinché i giovani siano disponibili al volontariato sociale, all'educazione dei più piccoli, alla gestione del gruppo stesso e alla condivisione delle responsabilità: uno stare insieme faticoso ma produttivo.